FINZIONE AMBIGUA
di CARLO GUARIENTI
a cura di Giuseppe Iannacone
La mostra di Carlo Guarienti “Finzione ambigua”, a cura di Giuseppe Iannaccone, viene raccontata da Vittorio Sgarbi come pittura puramente mentale.
Nelle opere di Guarienti troviamo quello che la pittura metafisica aveva voluto rappresentare, fin dai propri inizi, con la ricerca di De Chirico: una dimensione essenziale, totalmente purificata, di puro pensiero, che viene a distillare e quindi a distanziare l’emotività.
Finzione ambigua, tecnica mista, 138x117 cm
Autoritratto, tecnica mista, 95x70 cm
Gulliver (doppio autoritratto), tecnica mista, 112x101 cm
Donna sdraiata, disegno, 75x95 cm
Figura, punta d’argento su carta, 29x29 cm
Toro, carta, 40x56x43 cm
Toro, gesso, 30x47x24.5 cm
Senza titolo, tecnica mista, 134x86 cm
Il fumo fa bene, tecnica mista, 105x72 cm
En explicazio somni tecnica mista, 101x126 cm
Natura morta, tecnica mista, 100x104 cm
Ritratto di Guia, bronzo 43x63cm
Viandante con mantello, bronzo, 131x34x35cm
Nostalgia della matematica (autoritratto) tecnica mista, 137x150 cm