RISANAMENTO
Pittura a Napoli dai Borboni all'Italia Nuova.
LA COLLEZIONE ALFONSO TORTORA
Cinquantasei artisti diversi che hanno operato a Napoli lungo un arco di tempo grossomodo di un secolo, dal 1830 in avanti, un secolo non qualunque, ma di eccezionale importanza per la città partenopea, quello che sbrigativamente, ma non banalmente potrebbe essere definito della “deborbonizzazione”. È questo l’aspetto che subito si è guadagnato le mie maggiori attenzioni quando mi è stato proposto di occuparmi della collezione di Alfonso Tortora, ora per la prima volta mostrata al di fuori delle mura domestiche del suo proprietario, ieri avvocato, oggi non meno apprezzato imprenditore turistico in quel di Castellabate.
Cinquantasei artisti, più ancora di quanto non potrebbero permettere le loro opere che pure sono specchio, nella loro difformità direi fisiologica, data la quantità esagerata di produzione venuta fuori dall’epoca, fra momenti più o meno alti in rispondenza a ben precise logiche di mercato, fattore fondamentale nelle vicende dell’arte napoletana fra Ottocento e Novecento, forniscono un campione sufficientemente rappresentativo di una storia che vale la pena riprendere e ripercorrere almeno nei suoi punti cardinali, perché ancora troppo trascurata dagli studiosi nei suoi valori complessivi e individuali, fraintesi o sottovalutati, per tanto tempo lasciati solo all’apprezzamento prevalente di un collezionismo spesso minuto, da buon salotto borghese, guardato con sufficienza da chi evidentemente ritiene di esercitare il monopolio dell’arte migliore.
Di questa storia di grande nobiltà e anche di qualche miseria, a inquadrare il contesto del quale la collezione Tortora ci fornisce prezioso spunto in quanto suo riflesso diretto, provo a definire qualche linea di massima che possa aiutare a comprendere meglio, a partire dallo stesso scrivente, ciò che le opere sono in grado di rivelarci.
Vittorio Sgarbi
Era il 2018 quando la Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito, nell’ambito dell’edizione del Premio di quell’anno, allestiva una mostra con opere provenienti dalla rinomata collezione di Giuseppe Iannaccone, Un’altra storia italiana, 1920-1945. Fu proprio in quella circostanza che Alfonso Tortora invitò me, Iannaccone e Vittorio Sgarbi a visitare la sua collezione d’arte, e tutti e tre fummo largamente e positivamente impressionati di fronte alla vasta selezione di opere dell’Ottocento napoletano che costituivano il grosso della raccolta; Sgarbi, in particolare, disse subito che una collezione di quel livello avrebbe ampiamente meritato una mostra.
Non ho dimenticato quel giudizio, e da allora, con l’aiuto e il sostegno dello stesso Sgarbi, ho fatto il possibile perché la mostra potesse effettivamente vedere la luce.
Oggi, con l’edizione 2023 del Premio, posso annunciare con gioia di essere finalmente riusciti a portare a compimento la promessa con la realizzazione di una mostra e, più ancora un catalogo, che costituiscono l’occasione per ripercorrere oltre un secolo di pittura napoletana che ha avuto un ruolo decisivo nel traghettare l’arte italiana verso la modernità. Era giusto farlo anche in occasione dei 900 anni dalla fondazione di Castellabate, aprendo alla fruizione pubblica una raccolta privata dotata di grande valore artistico e storico, secondo l’idea, cara alla Fondazione, che l’arte debba sempre essere un bene largamente condiviso.
Santino Carta
Napoli dalla Conocchia, c.1855, tempera su tela, 26x39 cm
Tempesta ad Amalfi, c.1853, tempera su tela, 15x20 cm
Convento dei Cappuccini ad Amalfi c.1840 olio su tela, 63x92 cm
Notturno con Vesuvio in attività c.1844 tempera su cartoncino, 30x50 cm
Veduta dal litorale di Posillipo c.1841, tecnica mista su carta, 20x24 cm
Veduta dal mare su Palazzo Donn’Anna c.1841, tecnica mista su carta, 20x24 cm
Paesaggio lacustre c.1848, olio su tela, 39x57 cm
Paesaggio presso Cava de’ Tirreni c.1842, olio su tela 41x70 cm.
Paesaggio boschivo c.1860 - 1865, olio su tela, 38x46 cm
Valle dei Mulini ad Amalfi c.1851, olio su tela, 30x24 cm
Valle dei Mulini ad Amalfi c.1853, olio su tela, 28x40 cm
Passeggiata e cascata nel bosco c.1855, olio su tela, 37x46 cm
Veduta da Mergellina su Castel dell’Ovo 1839, olio su tela, 21x26 cm
Castellammare di Stabia dal mare c.1860-1870, olio su tela, 37x23 cm
Mercato di Piazza del Carmine dal Vado c.1855-60 olio su tela, 64x51 cm
Costa napoletana c. 1844, olio su tela, 18x26 cm
Costa sorrentina 1845, olio su tela, 32x48 cm
Lungo la costa amalfitana c.1893, olio su tela, 41x57 cm
Dal Belvedere di Posillipo c.1871, tecnica mista su carta, 37x50cm
Pescatori a Marechiaro c.1880, olio su tela, 37x56 cm
Veduta sul Castello di Lettere c.1870, olio su tela, 78x64cm
Veduta di capo Santoro c.1870, olio su tela, 78x64 cm
Veduta da Posillipo verso Santa Maria del Parto c.1871 tecnica mista su carta, 37x54cm
Da Posillipo a Palazzo Donn’Anna c.1872 - 1875, olio su tela, 40x60 cm
Strada di campagna c.1870 - 1875, olio su tela, 67x106 cm
Ritorno dal pascolo c.1878, olio su tela, 47x90 cm
Pastorella in campagna c.1882, olio su tela, 50x60 cm
Cercatori di telline c.1886, olio su tela, 41x99 cm
La ricerca delle bacche c.1889, olio su tela, 50x40 cm
Vele sul golfo c.1901, olio su tela, 12x26 cm
Nei boschi di Cava c.1849, olio su tela, 64x82 cm
Pastorello con gregge c.1860, olio su tela, 41x60 cm
Elia in volo cede il mantello a Eliseo c.1845 - 48, olio su tela, 106x134 cm
Camera dell’artista c.1861, olio su tavola, 20x15 cm
Leontine c.1864, olio su tela, 32x22 cm
Portici – La Favorita c.1858, olio su tela, 33x21 cm
Sulla Senna c.1885 olio su tela, 49x73 cm
Ritratto dello sposo c.1877 olio su tela, 70x50 cm
Alle falde del Vesuvio c.1880 olio su tela, 30x40 cm
Paesaggio con contadina c.1867 - 1870 olio su tavola, 29x23 cm
Paesaggio lacustre con rovine c.1862 - 1865 olio su tela, 39x49 cm
Capri - veduta sullo Scoglio delle Sirene c.1899 olio su tela, 21x42 cm
Pescatore c.1882, olio su tela, 46x32 cm
Marina c.1899-1903, olio su tela, 24x52 cm
Pastorella alla fonte c.1892, olio su tela, 26x37 cm
Ritratto di giovane donna c.1899-1903 olio su tela, 73x54 cm
Malatiello c.1867, olio su tela, 23x13 cm
Venezia c.1898, olio su tela, 39x36 cm
Corteggiamenti c.1888, olio su tela, 38x48 cm
Figura di giovinetta c.1910, olio su tela, 50x35 cm