Ricordo del Generale Roberto Conforti
di Vittorio Sgarbi
Innalzò l'Arma all'Arte per restituire in tempi difficili fiducia nello Stato.
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L’ho conosciuto quando assunse l'incarico di Comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale, nel 1991, e volle incontrarmi per integrare lo spunto felino delle sue indagini con l'esperienza di un conoscitore d'arte, ispirando la sua azione a questa connessione, che si fece metodo nei suoi migliori allievi, capaci di distinguere fra pensiero e azione.
Circondato da uomini fedeli, che lo ascoltavano e amavano come un padre, Conforti aveva una umanità profonda e vera.
Conservò l'incarico fino al primo settembre del 2002, quando si ritirò lasciando grande rimpianto e una eredità difficile.
Il suo nome è legato al ritrovamento, tra l’Italia e diversi Paesi esteri, di migliaia di opere trafugate da musei, archivi, siti archeologici e collezioni private, dalla "Triade Capitolina" all’"Artemide marciante", dalla "Phiale Mesomphalos "alla "Reliquia della mandibola di Sant'Antonio da Padova", e perfino a "Il giardiniere "e a "L’Arlesiana" di Van Gogh.
Era un uomo curioso e onesto: capì il passaggio d'epoca che gli consentiva la tecnica digitale, e inventò la memoria, la banca dati essenziale delle opere rubate. Aggiunse all’intelligenza umana quella elettronica; e non sbagliò un colpo.
Pagò' anche per la sua consumata esperienza di intelligence; e lo Stato lo sostenne con ambiguità. Toccò a me difenderlo in nome del giudizio di Dio, contro la distrazione degli uomini. La stima si fece così amicizia.
Io ne ricordo l'intelligenza e l'arguzia, l'umanità 'e l'ironia.
Continuerà la sua caccia in Paradiso.
Vittorio Sgarbi
Omaggio della Fondazione Pio Alferano
al Generale Roberto Conforti
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Il vecchio grande Leone, Generale Roberto Conforti se n’è andato.
Persona molto umana, riservata e amata dagli uomini che stavano al suo fianco.
È stato per me, insieme al Generale Pio Alferano, un padre.
Da lui ho imparato che non si deve mai mollare e voglio ricordarlo con questo video girato in occasione della consegna del Premio Pio Alferano 2015.
Sempre agli ordini Signor Generale.
Luogotenente Santino Carta - Presidente della Fondazione Pio Alferano e Virgina Ippolito